
Sono nato nel mese di Gennaio dell’anno 1967, in un decennio in cui la Grecia aveva deciso di rinascere, di ricostruire se stessa sopra le proprie macerie, di fare dei passi in avanti. Sulla scena politica vie era odore di polvere da sparo, ma nelle arti accadevano miracoli.
Provengo da una famiglia agricola. Il nome dei miei genitori è Aristoteles e Agathi Hatzikou.
Alla seconda classe elementare, nell’anno 1973, per la prima volta che mi sento affascinato dalla pittura, dai colori, dal disegno. La mia prima opera che io ricordi è la Dormizione della Madonna. Soggetto religioso e particolarmente drammatico, di un manierismo approssimativamente bizantino. E’ impressionante come in futuro l'argomento religioso mi avrebbe affascinato e, forse anche maggiormente, quarant’anni dopo!
Nel 1985 entro all’Università. Studio Economia presso l’Università Aristoteles di Salonicco con indirizzo, al terzo ed al quarto anno, la Teoria e Politica Economica Generale. Inoltre, per un anno, Economia Agraria presso l’Università di Patrasso.
E mentre la pittura è sempre nella mia vita, durante i periodi estivi, cerco di conoscere la buona arte dell’agricoltore, avendo come eccellente insegnante Aristoteles, mio padre. Un'altra affascinante occupazione nella mia vita. Quale maestosa grandezza vi è nell’arare, nel seminare, nell’innaffiare e vedere un chicco dorato di mais prendere vita, germogliare, fare le foglie e crescere. Coltivare il riso nell’acque del fiume Axios ed in autunno raccogliere l’oro della terra. Ecco i miracoli della natura, ossia di Dio.
Subito dopo gli studi, nell’anno 1992, presto il servizio militare nell’Aeronautica Militare. E’ il periodo in cui mi cimento sulla scena politica. Sono già dal 1990 Consigliere Comunale nel Comune di Calastra. Un record greco in quanto ero il Consigliere Comunale di più giovane d’età e con il maggior numero di preferenze di tutta la Grecia. All’età di 25 anni il Sindaco mi propone di assume l’incarico di vice sindaco, proposta da me rifiutata. Mi chiedo «Quando mi guadagnerò il pane?». Nel 1994 ho realizzato (e consegnato ai miei concittadini) la biblioteca comunale. Poco dopo conosco il Presidente della Repubblica di Cipro, Signor Georgios Vasiliou.
Lui mi parla delle prospettive europee di Cipro ed io delle mie ambizioni politiche. Se vuoi salvarti, mi dice, «stai lontano dalla politica!» Il Ministro Georgios Tzitzikostas che ci ascolta rimane a bocca aperta. In quei giorni il riformatore della Grecia moderna Konstantinos Karamanlis dichiara «siamo un grande manicomio!» ed io, con il mio carattere – scappo a gambe levate – e mi sono salvato!
D’altra parte, a causa del mio interesse per la politica, avevo tradito il mio grande amore per la pittura. E qui avevo il dovere di ritornare.
La Scienza Economica mi ha sempre interessato ma non me ne sono mai innamorato. Era una scelta singolare ed utile, ma la coltivazione della terra mi offriva altre possibilità. Il contatto con la natura e la libertà che sentivo non mi lasciavano altro margine.
D’altra parte la terra non aveva bisogno di me per più di sei – sette mesi l’anno. I mesi restanti avevo la possibilità di occuparmi dei miei pennelli, delle tele, dei colori, del disegno. La pittura per me si evolve in una celebrazione assoluta. Una scelta difficile ma anche di superlativa felicità. Prendere una tela bianca o un foglio di carta e cercare di darle vita. Dal nulla assoluto volere raccontare una storia, descrivere un fatto, plasmare la forma di una persona.
Ho studiato Economia presso l’Università, pianoforte presso il Conservatorio, ho imparato a coltivare la terra da mio padre ma la pittura non mi è stata insegnata da nessuno. Disegno, prospettiva, simmetria, colori, anatomia del corpo umano, ho cercato di scoprire tutto da solo. Certo può sembrare difficilmente spiegabile ma per me tutto «questo» è arrivato in modo assolutamente semplice e spontaneo. Certamente resta inteso che «ho imparato» attraverso le opere di autori molto importanti, sia greci che stranieri. Osservavo la loro tecnica e cercavo di carpire i loro segreti. Come creano i colori, l’armonia, la luce, l’ombra. E questi maestri sono stati tanti: Gyzis, Volanakis, David, Ingres, Rembrandt, El Greco, Vermeer.
I miei argomenti hanno da sempre al loro centro puramente l’uomo. Argomenti tratti dalla Bibbia, dalla storia e della mitologia greche, ritratti, nudi, vi è però sempre all’epicentro la figura umana. Forse, nell’arte, il genere più arduo ma è quello da cui sono affascinato, poter evidenziare i sentimenti e la psicologia delle persone in un ritratto, in uno sguardo.
Sento che fino ad oggi nella pittura sono riuscito a fare pochissime cose rispetto a quanto ho intenzione di fare. I miei obiettivi per il futuro sono la Divina Commedia di Dante, Storie dalla Bibbia, la Storia Greca, Alessandro Magno, le Lotte Macedoni, il Monte Athos, Bisanzio.